Ricordare due grandi amici è sempre fonte d'emozione e piacere, ringrazio quindi di essere stata invitata a porgere questa testimonianza. Il Maestro Ciro Nanni si colloca nel tessuto sociale in cui è vissuta la mia famiglia perché cresciuto assieme a mio padre, i suoi fratelli e amici in quel rione fiorentino, San Gallo, che ha riunito diversi talenti. Quando sono arrivata in Scandicci, agli inizi degli anni settanta, non si poteva non incontrare quel personaggio estroverso ed esuberante che si interessava, fra le tante attività, del problema dei giovani in un quartiere come il nostro cresciuto troppo in fretta. Egisto Mascagni, con la sua voglia di veder "vivere" questo angolo di città incontrando, chiaccherando, discutendo con il Maestro Nanni, fece sorgere l'idea del Centro dell'Arte "Vito Frazzi". Molte persone sono state necessarie per realizzare questo ambizioso progetto rivolto ai giovani. Grazie a presenze costanti dalle diverse capacità professionali unite a speciali doti umane la "magia" del Centro vive da ben 25 anni. Come cittadina di Scandicci sono grata a tutti coloro che, dopo Ciro ed Egisto, hanno contribuito (e lo stanno facendo dopo tutti questi anni) al raggiungimento di una finalità a mio avviso davvero eccezionale.

Patrizia Pandolfini